SANTO ANTIOCO MARTIRE – 1
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Esaurito
Descrizione
A causa della scarsità delle fonti scritte, si conosce ben poco della storia di S. Platano, e delle scarne notizie che è possibile raccogliere, attraverso la tradizione tramandata oralmente di generazione in generazione e soprattutto dal canto dei “goccius”, non è possibile distinguere con esattezza la vera storia da ciò che invece appartiene alla leggenda. La nostra storia inizia nel Cenacolo, il luogo in cui gli apostoli si erano nascosti per paura dei giudei dopo la morte di Gesù e gli avvenimenti che seguirono la sua risurrezione. A sorvegliare la porta e avvertire in caso di pericolo, venne posta una bambina di nome Rosa (o Rode), che fu così educata al cristianesimo. Divenuta adulta, Rosa si trasferì in Africa e più precisamente in Mauritania, dove si sposò con un nobile romano. Rosa ebbe due figli, Platano e Antioco, che educò al cristianesimo di nascosto, nonostante lavversità del marito di religione pagana. I due figli, divenuti medici instancabili nel curare i malati e apostoli del Vangelo, cominciarono a portare ovunque lannuncio di salvezza di Cristo Risorto. La fama dei due fratelli giunse fino a Roma e al suo imperatore Adriano, ormai preoccupato del diffondersi della “nuova dottrina predicata da Cristo” e deciso a fermare con la forza i suoi seguaci, ritenuti pericolosi per limpero romano. Limperatore e i suoi procuratori promettevano ricchezze e successo ai discepoli che rinunciavano a seguire Cristo e ripudiavano la sua dottrina: promisero tesori e ricchezze anche a Platano ed Antioco che però, fermi e convinti nella loro fede, non rinnegarono Cristo. Così anche per i due fratelli giunse la stagione della persecuzione, così come aveva detto Gesù: “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli” (Mt 5, 11-12); una stagione che negli intenti dei romani avrebbe dovuto distruggere la fede in Cristo, mentre invece contribuì, nel misterioso disegno di Dio e grazie all esempio dei martiri e dei testimoni del vangelo, alla diffusione del messaggio di Gesù e della Chiesa. Per Platano e Antioco ci fu la prigione con pesanti catene, il digiuno per giorni e giorni, interrogatori e nuovi tentativi per distoglierli dalla loro convinzione: ma essi non si chinarono ai pagani e a ritardarne la morte intervennero numerosi fatti miracolosi, segno dellaiuto e della presenza di Dio. Vennero condannati ad “arrostire” nel fuoco e nella pece bollente, ma essi non bruciarono; allora limperatore decise di gettarli nellarena in pasto a leoni affamati e ad altri animali feroci i quali, invece di sbranarli, li leccavano accarezzandoli, mentre tutta la folla assisteva allo spettacolo sbigottita e in silenzio. Allora limperatore ordinò di abbandonarli nel mare su una piccola barca costruita con paglia, nella speranza che i due morissero annegati o divorati dai pesci: ma per miracolo essi si salvarono ed il vento li trascinò sulle coste della Sardegna, facendoli approdare in un isola che oggi porta il nome di S. Antioco. Anche qui cominciano ad esercitare la loro professione di medici e ad annunciare il Vangelo, per il quale avevano deciso di dedicare tutta la loro vita. Ma la fama dei due medici si diffuse anche nel resto della Sardegna e giunse a Cagliari, dove era prefetto un certo Gallone, che comunicò la notizia allimperatore di Roma. Platano fu così rimandato a Roma dove probabilmente fu messo in croce insieme a molti altri cristiani: ma non morì nemmeno inchiodato alla croce. La tradizione narra che i tiranni allora intrecciarono le viscere di Platano su di un fuso e che il santo medico, dopo essere stato sventrato, morì decapitato. S. Antioco morì abbandondosi al Signore nella preghiera, mentre i soldati al di fuori della caverna [presso Sulci (CA)], dimora del Santo, attendevano il suo ritorno per ucciderlo, secondo lordine del prefetto.
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