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p N. 54 – APRILE 2013 / UN GENERALE RUSSO – abbiamo contattato gli alieni

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Il disclosure dalla Russia

È del mese scorso la notizia che Marte, in passato, fosse un pianeta adatto a ospitare la vita, almeno in forma di microorganismi. Lo ha detto la NASA, il cui prossimo obiettivo sul pianeta rosso sarà di cercare composti organici. A questo punto vorrei spezzare una lancia in favore di un altro pianeta: infatti, mentre Curiosity sonda il suolo di Marte, Messenger ha già trovato composti organici su Mercurio, evento passato un po’ in sordina, ma sempre rivoluzionario. A molti di noi convinti dell’esistenza non solo di vita microbica nello spazio, ma di civiltà extraterrestri, una notizia del genere potrebbe sembrare poca cosa. Spesso leggo commenti, del tutto condivisibili, secondo i quali la NASA ci prenda in giro, cercando vita invisibile all’occhio umano, quando entità aliene fanno visita al nostro pianeta da chissà quanto tempo, sotto gli occhi di chi vuol vedere. Tuttavia, proprio in virtù di questo atteggiamento negazionista, l’annuncio relativo al pianeta rosso e a Mercurio potrebbe essere uno dei molto indizi che qualcosa stia cambiando nell’atteggiamento ufficiale.

Mentre l’ente spaziale americano cerca i microbi, la Russia invece stupisce: per la seconda volta ho scelto di dedicare la copertina alle dichiarazioni di un membro del governo di questo paese, in questo caso Alexey Savin, generale in riserva e oggi alto funzionario del Ministero della Difesa russo, che, supportato dal generale maggiore del FIB, Vasily Yeremenko, ha spiegato ai media di aver diretto un progetto, in epoca sovietica, per la creazione di super umani, che permise di contattare addirittura degli extraterrestri. Esperimenti che sarebbero stati ripetuti in tempi molto recenti con successo.

Questo mese XTimes presenta due chicche: la tavola XPeople, a cura della redazione di 7(H)art, che va a sostituire XEthics, in cui mensilmente verranno propose ricostruzioni di possibili razze aliene secondo i più conosciuti resoconti, e il racconto La Madonna Cadavere, di Luigi Musolino.

Generalmente non ci occupiamo di narrativa, tuttavia quando ci è stato proposto di pubblicare questo racconto, che ha come protagonista un indagatore dell’incubo così simile a molti di noi, non abbiamo saputo resistere. L’opera ha ricevuto una menzione speciale al Premio Algernon Blackwood, organizzato e curato da Francesco Spagnuolo e promosso da Horror Magazine, una testata giornalistica online della Delos Books, casa editrice di cui spesso abbiamo segnalato le interessanti pubblicazioni, e che consiglio di tenere d’occhio a tutti gli amanti della sci-fi, horror, paranormal e non solo. Chi segue la nostra rivista ormai saprà che mi piace sperimentare, “contaminare”, rifuggire dal prevedibile. Scrivetemi dunque, fatemi sapere se questo racconto vi è piaciuto, se volete che questa piccola evasione rimanga un’eccezione, oppure vi piacerebbe leggere ogni tanto altre proposte simili. Io ho da sempre il cuore diviso in due, tra ufologia e narrativa, e voi?

Lavinia Pallotta