L’UOMO SULLA TERRA E NEL CIELO – primo vertice
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Descrizione
- Semi di nuova cultura – Primo vertice – Trilogia spazio
L’Uomo sul Pianeta e nel Cielo” conclude la trilogia iniziata con “Il Sistema Solare nello Spazio” e proseguita con “La Terra nello Spazio Solare”.
I grandi temi trattati nei testi precedenti lasciano presagire una conclusione che converga verso un punto di coscienza che sia al centro della divina rappresentazione solare, e questo non può essere che l’Uomo.
Egli vive sul pianeta, partecipa della sua vita, ed è sovrastato dal Cielo, che lo avvolge giorno e notte con le sue luci e le sue potestà. È l’aspetto dell’Infinito che lo pervade e lo nutre. Il Cielo è il contenitore della Vita, dei Propositi e di quelle maestose energie che costituiscono quello che fu detto il “Mondo delle Idee” da Platone, il grande Pensatore greco dell’antichità.
Ammonisce l’Autore: “Una forza terribile impedisce all’uomo l’accesso al mondo delle Idee, di cui è cittadino per diritto: il convincimento della separazione”. La separazione viene definita come ‘‘l’autentica porta del male, un’eresia, il nemico da combattere con tutte le forze”.
Il lettore viene guidato, con passi successivi e sicuri, fidando nella luce del suo cuore, a familiarizzare con un mondo dapprima indistinto ed evanescente, ma che a poco a poco rivela la sua struttura geometrica e gerarchica, le sue leggi aggreganti, il suo potere creativo.
Il Lambdoma, strumento di verifica e commensura per il mondo delle forme, viene adattato e impiegato per lo studio del Cielo e delle Potestà che vi dimorano. Questo è un vero e proprio atto di coraggio, forse mai osato prima d’ora, che viene compiuto con la sicurezza che solo la conoscenza diretta può fornire.
Il lettore entrerà nella grande visione che via via si schiarisce e ne resterà attratto. Le Idee e le loro associazioni, (le Formule) si rivelano come vere centrali di energia qualificata e causante, che ciclicamente generano le forme sulla Terra. Siano esse grandi come un pianeta e un regno di natura o piccole come una goccia d’acqua; in tutte si riflette l’intero Universo. E così è dell’Uomo.
Un’alta concezione dell’uomo, intermediario fra le energie del Cielo e le forme della Terra conclude il testo e ne esalta la funzione di rappresentante della Via di mezzo, portatore di entrambe le divine verità dell’Essere e del Divenire.
Uomo e Pianeta sono dunque la prima e l’ultima forma, che stanno fra loro come due poli magnetici, l’alfa e l’omega del grande ciclo evolutivo planetario. Questo intervallo apre la via, nel pensiero dell’Autore, all’innovativa ipotesi dell’esistenza di un campo fotofonico, ovvero il campo di energia in cui Suono e Luce – Verbum et Lux – manifestano il loro potere creativo sul piano dell’eclittica solare.