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DAI DIAMANTI NON NASCE NIENTE

19,00

Esaurito

Descrizione

Avete mai provato l’impulso irresistibile di correre al primo vivaio disponibile nei pressi di casa vostra e comprare la più ampia varietà di piante esistenti in natura, pur avendo a disposizione da arredare soltanto un centimetro quadro di verde di casa vostra? Anche se non siete dotati di pollice verde, la cosa potrebbe succedervi spesso, durante la lettura di “Dai diamanti non nasce niente”, libro d’esordio di Serena Dandini, che sceglie un genere insospettabile per fare il suo primo passo in libreria con grande stile ed eleganza. Potreste addirittura arrivare all’ultima pagina e rammaricarvi di non possedere un giardino dove poter piantare camelie, rose di ogni tipo, hibiscus e Thunbergia Grandiflora e dove installare un bel laghetto provvisto di ninfee. È “l’effetto verdura”che, come spiega l’autrice, “ci chiama e ci insegna, a piccole dosi come una cura omeopatica, a riallargare l’orizzonte”; anche un piccolo fazzoletto di terra può trasformarsi in un pezzo del perduto Paradiso Terrestre, e nel raggiungimento di questo fine ci si riscopre e si riscoprono la pazienza, l’arte dell’aspettare e del progettare, e la fiducia in quel miracolo della Natura che ogni volta trasforma un seme in una pianta. Perchè come cantava Fabrizio De André, “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”.

Ma non fatevi ingannare: “Dai diamanti non nasce niente” non è un libro di giardinaggio, anche perchè non è questo che ci si aspetterebbe da Serena Dandini. Si tratta di una deliziosa antologia, come spiega il sottotitolo “storie di vita e di giardini”, dove politica, religione e filosofia si intrecciano come i rami delle piante che adornano angoli verdi di tutto il mondo e che nella loro eternità hanno assistito a intrighi di corte e amori proibiti, matrimoni inossidabili e circumnavigazioni del globo terracqueo. Di capitolo in capitolo, una spiritosissima e autoironica Serena Dandini tocca le tematiche più svariate, passando dalla filosofia alla scienza tramite la politica, citando Cicerone e antichi proverbi cinesi come quello che recita “chi pianta un giardino semina la felicità”. E così mostra apertamente il suo lato squisitamente naturalistico che l’ha portata fino in capo al mondo per cercare un fiore. Non mancano utili consigli per chi vuole cimentarsi con l’arte del giardinaggio vera e propria, nonché una ricca appendice con i luoghi da visitare citati all’interno del libro, tra i quali non poteva mancare la Reggia di Versailles, dei cui giardini si racconta la storia; meraviglie nascoste sia in Italia che all’estero, scrigni che custodiscono veri e propri tesori naturali tutti da scoprire, magari portandosi dietro proprio il libro “Dai diamanti non nasce niente”.

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