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IN ORDINE DI NASCITA

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Descrizione

In questo libro la psicologa clinica Linda Blair presenta un’attenta e accurata analisi degli effetti che l’ordine di nascita esercita sul carattere e sulla personalità di ciascuno di noi, osservandone le implicazioni nel rapporto tra fratelli, nel carattere dei figli, nelle relazioni e persino nelle scelte professionali.

I figli unici sono lupi solitari.

È abituato a farsi comandare perché è nato per primo!

È la cocca dei genitori, la più piccolina: quante volte abbiamo usato o sentito usare stereotipi del genere? Benché si tratti di generalizzazioni che implicano sempre varie eccezioni, dietro queste istantanee del carattere di una persona c’è un fondo di verità che deriva dall’influenza esercitata dalla posizione nell’ordine di nascita.

Se preso in esame assieme a fattori quali il tipo di educazione, il genere e i rapporti tra fratelli, il ruolo svolto dall’ordine di nascita è in grado di rispondere a domande illuminanti sul carattere che maturiamo durante la crescita: perché alcune persone sono più ambiziose di altre? Perché alcuni hanno sicurezza e fiducia in se stessi, mentre altri risultano insicuri? Che cosa spinge una persona a scegliere partner con un determinato tipo di carattere?

Dalla Introduzione:

“Non credo esista nessun altro argomento che mi affascina tanto quanto il carattere umano. Tutti vogliamo conoscerci meglio e sentirci quanto più a nostro agio con il modo che abbiamo di pensare, provare sensazioni e comportarci. È forse per questo che la teoria dell’ordine di nascita cattura la nostra immaginazione, perché costituisce un mezzo semplice e allettante di capire noi stessi e gli altri. Ma quanto è in grado di dirci in realtà? Può offrirci una comprensione del modo in cui siamo arrivati a essere chi siamo? Può aiutarci a predire la maniera in cui ci comporteremo in determinate situazioni e come reagiremo con gli altri?

Molti di noi sono convinti, ben a ragione direi, che la nostra posizione in famiglia debba fare la differenza. Il fatto di essere primogeniti, figli di mezzo, ultimogeniti o figli unici deve per forza di cose influenzare il modo in cui pensiamo, ciò che proviamo e come ci comportiamo. E allora perché così tanti di noi finiscono con il sentirsi insoddisfatti quando cercano di capire l’esatto ruolo che l’ordine di nascita svolge nella formazione del carattere? Perché le descrizioni non si dimostrano mai esatte al 100%?

Il motivo secondo me è che nessuno ha mai preso in considerazione il ruolo relativo svolto dall’ordine di nascita, ossia il fatto che possa essere visto a se stante o costituisca invece soltanto un tassello del puzzle che siamo. Benché di spiegazioni sulle caratteristiche tipiche dell’ordine di nascita ve ne siano parecchie, non credo che di per sé l’ordine di nascita sia mai stato propriamente contestualizzato.

Come sa chiunque abbia studiato attentamente la natura umana, entrano in gioco in continuazione vari fattori che contribuiscono a plasmare il carattere fin dal momento in cui facciamo il primo respiro: l’educazione, l’essere cresciuti in un unico luogo o aver vissuto ripetuti traslochi, l’avere genitori divorziati o meno, qualunque evento traumatico subito e così via.

Ovviamente seguitiamo tutti in una certa misura a svilupparci nel corso della vita, ma i fondamenti del carattere vengono stabiliti nell’infanzia e soprattutto nei primi anni, dal conce-pimento all’inizio della scuola, attorno all’età di sei o sette anni. Certo, le esperienze della tarda infanzia e dell’adolescenza o persino dell’età adulta contano, ma in minor misura. Pertanto, mi concentrerò principalmente sui primi anni, considerando domande come le seguenti:

Che cosa rende ciascun individuo, persino gemelli identici cresciuti nella stessa casa dagli stessi genitori, unico?
Perché alcuni sono più ambiziosi di altri?
Perché alcuni hanno fiducia in loro stessi, mentre altri sono così insicuri?
Vi è un certo numero di forze che influenza il carattere e potrebbe essere preso in considerazione, tuttavia io ho estrapolato quelle che ritengo esercitare gli effetti più intensi e duraturi su noi tutti. Di fatto, ho esplorato il campo minato delle potenziali influenze sul carattere per presentare un quadro di quelle più plausibili.”
Linda Blair

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