MANUALE DI PSICHIATRIA vol. 2°

Descrizione

• N.B. i 3 volumi sono indivisibili

Questo Manuale costituisce il primo tentativo di presentare un panorama della psichiatria che tenga conto dei molteplici e divergenti orientamenti sviluppatisi negli ultimi decenni. e dei numerosissimi addentellati che la psichiatria e andata stabilendo con le più diverse discipline nello sforzo di vedere la malattia psichica sotto tutte le luci che ne possono aiutare la comprensione, la prevenzione, la terapia. Dopo l’influenza decisiva esercitata dalle impostazioni psicoanalitiche classiche, e soprattutto da quella di Freud, parallelamente agli sviluppi psicodinamici e interpersonali, hanno assunto importanza nella psichiatria le tendenze psicosocìologiche che fanno capo alla psichiatria comunitaria: si tende alla prevenzione e alla terapia dei disturbi psichici, non più e non soltanto isolando il paziente e curandolo individualmente, ma attraverso tutta una serie di influenze sull’ambiente circostante, modificando i rapporti fra società e malato psichiatrico e cercando di ridurre al minimo la frattura tra soggetto “malato” e mondo circostante “sano”. Un altro importante sviluppo che trova adeguato spazio nel presente Manuale è quello della psichiatria concettuale o cognitiva, che, senza trascurare l’importanza della dinamica pulsionale nella patogenesi delle malattie psichiche. ne cerca anche le radici in certe deformazioni dei processi conoscitivi. specie quelli che si riferiscono al pensiero e al linguaggio.
Accanto a questi sviluppi orientati in senso psicodinamico, sociologico, epistemologico, il presente Manuale contiene una esposizione esauriente e aggiornata della patologia psichiatrica a origine organica nonché un’esposizione delle ricerche più promettenti nel campo della psicofarmacologia, della neurofisiologia, della genetica psichiatrica ecc. Ne risulta quindi un’opera poliedrica e comprensiva, assai utile per la preparazione di base di uno psichiatra moderno.