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OTTIMISTI DI NATURA

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Descrizione

  • Perchè vediamo i bicchieri mezzo pieno

Siamo convinti che il nostro matrimonio sarà “per sempre”. Pensiamo che le malattie esistano, ma non per noi. Prevediamo che il Paese andrà in rovina, ma noi troveremo una via di fuga. Ci riteniamo guidatori eccellenti, non come tutti gli altri che sono un pericolo costante. Spesso l’esperienza e le statistiche dicono il contrario, ma noi continuiamo a crederci. Perché?

Gli esperimenti sul cervello e i risultati delle ricerche condotte dalla neuroscienziata Tali Sharot hanno dato un contributo essenziale alla comprensione delle basi biologiche dell’ottimismo e delle distorsioni che esso genera, svelando i “trucchi” che il cervello umano adotta per indurci a guardare il mondo con lenti rosa, e farci vivere di conseguenza.

Da lungo tempo gli psicologi sono consapevoli del fatto che la maggior parte delle persone adotta spesso uno sguardo positivo, apparentemente immotivato, sulla vita. Questione di carattere? In realtà, dicono le ricerche neurologiche più recenti, i lobi frontali del nostro cervello, che elaborano i dati per prevedere il futuro, selezionano solo i dati positivi e tendono a ignorare quelli negativi, inducendoci a pronosticare un futuro migliore di come in genere sarà. Con buona pace delle Cassandre di tutti i tempi che, nonostante abbiano uno sguardo più razionale e oggettivo sulla realtà, avrebbero frenato qualsiasi spinta a evolverci e a farci progredire, se non fossero state bloccate dai nostri neuroni.

In questo libro, che ha riscosso grande successo negli Stati Uniti meritandosi anche la copertina del prestigioso Time, Tali Sharot spiega i meccanismi dell’ottimismo, restituendoci con un linguaggio divulgativo, accessibile a tutti, e ancorato alla vita di tutti i giorni, la sua analisi approfondita e illuminante su come il cervello genera speranza e cosa accade quando non vi riesce; su cosa differenzia il cervello degli ottimisti da quello dei pessimisti; sul perché sbagliamo nel predire ciò che realmente ci renderà felici; sul modo in cui le emozioni rafforzano la nostra abilità a ricordare; su come siamo condizionati dall’attesa, dall’aspettativa e dalla paura.

Su come il nostro inguaribile ottimismo influenza le nostre decisioni finanziarie, professionali ed affettive.

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