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OSHO IN TE SCORRONO FIUMI

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Descrizione

Le illuminanti parole di Osho ci aiutano a comprendere che la nostra infelicità e angoscia derivano dall’essere fuori sintonia rispetto alla vita ma che basta lasciarsi andare all’estasi del divino che è in noi per rivendicare quella gioia sconfinata che è un nostro diritto di nascita.

Ovvero, “non esiste estasi alcuna se non si unisce il mondano al trascendente, il fango con il sole, la terra con il cielo, il corpo con l’anima, la materia con la mente – soltanto in quell’intima unione, allorché il sole e il fango si incontrano, può nascere il fiore di loto: il loto dell’estasi.

Nel momento in cui incontri Dio, e Dio incontra te, non sarai soltanto tu a esplodere nell’estasi; quell’incontro sarà anche l’estasi del divino: l’intera esistenza si sentirà estatica. Ogni volta che un singolo essere umano diventa un Cristo o un Buddha, l’intera esistenza danza, l’universo intero è travolto dalla gioia… impazzisce in quell’estasi! Quell’incontro rappresenta il fondersi e il dissolversi di tutte le divisioni”.

Questo libro è un invito a compiere passi concreti per radicarsi nel proprio sentire, per dare spazio alla voce della propria essenza, per connettersi con gli elementi essenziali dell’umano – come la sensibilità, l’intuizione, l’empatia, la presenza consapevole.

“In Te Scorrono Fiumi” si articola in diverse sezioni, non necessariamente da avvicinare in modalità lineare: scorrendo l’indice, puoi scegliere da dove partire. Non c’è bisogno di sapere da che parte tira il vento. Seguilo e basta.

Non ti porterà mai fuori strada. L’esistenza non ti fa mai sbagliare strada. Ovunque andiamo a finire, è casa nostra.

“Avere una centratura è essenziale, altrimenti si ha la sensazione di essere dissociati, frammentati: simili a pezzi che non stanno insieme. Si diventa come un puzzle: tanti frammenti, ma nessuna unità, nessuna integrità, nessuna visione d’insieme. È una condizione orribile; e questo perché senza un centro possiamo trascinarci, ma non siamo in grado di amare. Senza un centro puoi svolgere tutti i compiti che la tua routine quotidiana prevede, ma non potrai essere creativo. È come vivere al minimo: non sarà possibile toccare alcun picco di energia. Soltanto centrandosi è possibile vivere al massimo, allo zenit, toccare il culmine, abitare in pienezza se stessi. E solo così la vita è vera, reale.”

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