NATALE E IL MISTERO DELLA NASCITA DI CRISTO

Descrizione

«La notte di Natale, il Cristo nasce nel mondo sotto forma di luce, di calore e di vita. Sì, perché prima di essere un evento storico, la nascita del Cristo è un evento cosmico: è la prima manifestazione della vita nella natura, l’inizio di tutti gli zampillìi. In seguito, quella nascita è un avvenimento mistico, e ciò significa che il Cristo deve nascere in ogni anima umana come principio di luce e di amore divino. Ecco perché è così importante prepararsi con largo anticipo per la festa del Natale, al fine di comprenderne e viverne tutto il significato».

«Dunque, il 21 dicembre ha luogo il solstizio d’invemo al quale presiede l’Arcangelo Gabriel. Qualche giorno dopo, il 25 dicembre, è la festa di Natale, che celebra la nascita di Gesù. Una nascita non è altro che una discesa nella materia, una condensazione, una cristallizzazione, a immagine dell’inverno, dove tutto s’immobilizza e s’irrigidisce.

L’Arcangelo Gabriel dirige le forze che hanno la proprietà di condensare la materia, ed è per questa ragione che presiede alla nascita dei bambini. Vedete, non è un caso se nei Vangeli viene menzionato che questo Arcangelo apparve a Maria per annunciarle la nascita di Gesù, e a Zaccaria, marito di Elisabetta, cugina di Maria, per annunciargli quella di suo figlio Giovanni, che più tardi sarebbe diventato Giovanni il Battista.

Quando gli Iniziati vogliono materializzare un’idea, un progetto, anche senza che quella materializzazione corrisponda a una nascita speciale, per riuscirci utilizzano il periodo del solstizio d’inverno, perché allora ci sono ovunque condizioni propizie per farlo: è l’ora della nascita di qualche cosa sulla terra. Le altre feste hanno un significato diverso: quella di san Michele corrisponde a un distacco, la Pasqua a una resurrezione, quella di san Giovanni a un divampare; solo la festa di Natale è legata a una realizzazione sulla terra».

Omraam Mikhaél Aivanhov