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IL TRENO PER ALTSCHICKSAL

13,50

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Descrizione

  • Ovvero la storia di un viaggio per ritrovare un magico amore perduto che potrebbe permettere di conoscere dei misteriosi mondi paralleli di gioia senza fine

La vita apparentemente normale di un giovane uomo, dal carattere piuttosto ingenuo e persino un po’ infantile, viene sconvolta dall’improvviso incontro con un’affascinante e misteriosa Signora.
Ella inizia con lui una relazione amorosa fuori dall’ordinario, e gli offre la possibilità di accedere, attraverso una segreta forma di Amore, ad una via di conoscenza della Realtà vera, quella che forse va oltre il tempo, lo spazio, la materia e la logica.

Ma la realtà ordinaria e quotidiana, quella che tutti gli uomini e le donne normali ritengono l’unica esistente, a poco a poco riesce a riafferrare il giovane, per mezzo del coinvolgimento in una comune relazione sentimentale, nella concupiscenza sessuale e nell’aspirazione al benessere economico.

Si tratta dei massimi valori cui l’uomo del mondo di oggi ambisce, ma il legame ad essi, in questo come forse in tutti i casi, esclude la possibilità di ricercare i valori dell’altra dimensione; infatti in breve tempo il giovane viene bruscamente abbandonato dalla sua amante segreta e lasciato allo squallore ed alla banalità della sua esistenza.

Allora solo una profonda crisi esistenziale, la rinuncia a tutto ciò che oggi viene ritenuto sensato, giusto ed importante, e la caparbia decisione di intraprendere un pericoloso ed apparentemente assurdo viaggio in un paese sconosciuto, alla ricerca del vero Amore, potrebbero forse permettere al giovane di ripercorrere quella Via che gli era stata chiusa a causa della sua disattenzione e superficialità.

Si tratterebbe di un viaggio che sembrerebbe talmente pericoloso ed irrazionale, da andare oltre ogni paura, ogni pregiudizio, ogni moralismo, ogni compromesso; una Via talmente strana e singolare, violenta e travolgente, ed al tempo stesso dolce ed inebriante, da richiedere forse, a chi intendesse seguirla, la rinuncia assoluta alle proprie opinioni, ai propri ricordi, al proprio senso dell’io, ovvero autenticamente a tutto ciò che definisce e delimita la vita umana.

Questa esigenza potrebbe forse giustificare la crudezza di molte delle situazioni e delle scene che l’Autrice racconta nel presente libro. La decisione, da parte dell’Editore di questa collana, di dare alle stampe un’opera di tale contenuto, non è stata facile.

Egli ritiene che il messaggio profondo del romanzo sia perfettamente congruente con la linea editoriale sino a qui seguita dalla Terra di Mezzo; non può peraltro esimersi dal consigliarne la lettura solo a persone che non si sentano troppo legate a quei valori morali e sociali, su cui l’attuale convivenza civile moderna è fondata.

L’Autrice di questo romanzo, una giovane studentessa tedesca, fu conosciuta dall’Editore della Terra di Mezzo qualche anno or sono, in modo apparentemente casuale, in occasione di un concerto.
Ella non volle mai comunicare troppo di se stessa, come se non desse grande importanza ai dati anagrafici e biografici.

Del resto il suo stesso modo di presentarsi, con un abbigliamento punk ed una capigliatura multicolore, forniva l’immagine di una ragazza libera dalle limitazioni e dalle classificazioni che normalmente condizionano la vita delle persone normali.

In ogni caso l’Editore venne a sapere che Irmine era nata a Dresda agli inizi degli anni settanta e si trovava in Italia per motivi di studio.

Fu molto difficile contattarla nuovamente, dopo la consegna del suo manoscritto alla Terra di Mezzo, dato che essa, presumibilmente per motivi di studio o di lavoro, continuava e continua a viaggiare per il mondo.

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