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Descrizione

  • Come la musica, il cinema, la danza e la pittura ci aiutano a capire e comunicare con chi vive con l’Alzheimer

Il sociologo John Zeisel viene considerato uno dei più importanti innovatori nell’ambito del trattamento nonfarmacologico dell’Alzheimer. Il suo approccio mostra
come sia possibile rimanere in contatto con le persone affette dal morbo utilizzando le abilità che si mantengono nel tempo, quali la comprensione musicale, l’arte, le espressioni facciali, il tatto e il bisogno profondo che abbiamo tutti di occuparci degli altri. E molta importanza viene dedicata alla progettazione architettonica dei luoghi – stanze, abitazioni e case di cura – in cui risiedono il malato e le persone che lo assistono. Nel suo libro Zeisel descrive approfonditamente la sua filosofia
d’assistenza, una filosofia positiva in cui coloro che convivono con l’Alzheimer – prima come «persone» e poi come malati – vengono coinvolti in una serie di attività
che stimolano la memoria e le percezioni ambientali.

Andare a teatro, visitare un museo, ricordare insieme, parlare di vecchi interessi, ascoltare la musica, assistere a una partita di calcio, guardare vecchi film: tutte queste azioni possono essere fonte di soddisfazione perché, anche se i ricordi espliciti di queste esperienze scivolano via a causa dei modi complessi in cui la demenza colpisce il cervello, le connessioni emozionali restano.

Spesso queste persone convivono con il morbo per più di un decennio, e per la maggior parte di quel tempo possono andare avanti con meno aiuto di quanto si
pensi, possono divertirsi e addirittura continuare a imparare.

E, cosa fondamentale, coloro che li accudiscono e che tengono a loro, possono portare avanti una relazione positiva e condividere ricordi vividi per tutto il corso della malattia. Il modo in cui il mondo percepisce l’Alzheimer oggi è quello per cui la diagnosi viene vissuta come una «condanna», ma questo libro dimostra che non è così: durante il progredire della malattia, l’individuo lancia un grido («Sono ancora qui») e tutti noi dobbiamo cominciare ad ascoltarlo prima che svanisca completamente.

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