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I POPOLI DELL’ORSA MAGGIORE LUNGO LA VIA DEGLI ORSI E DEGLI SCIAMANI

24,00

Esaurito

Descrizione

Il tamburo portato in Italia dalle terre boreali, dall’esploratore Stefano Sommier, e ora conservato al Museo Pigorini. è una piccola Bibbia illustrata della concezione sciamanica del cosmo e condensa, nei suoi sintetici tratti, tutto lo scritto che qui si presenta.

Qui. nella tripartizione cosmologica del creato/manifestazione, tutto vi è infatti racchiuso. Così è illustrata la dimensione superna, contrassegnata dalle dinamiche astrali nella sfera celeste che influenzano il riflesso immanente delle stesse, questo nostro mondo, identicamente rappresentato nei suoi tratti essenziali.

Il rotondo Cielo racconta il rapporto con gli animali, quasi “idee” catasterizzate all’inizio del tempo, che dall’empireo si specchiano nella dimensione materiale della realtà in tutta la loro potenza teofanica; tra esse spiccano le grandi figure di animali mitici e totemici (al cui vertice v’è l’Orso) che “incarnandosi” sulla terra permettono la continuità della mediazione tra Cielo e Terra, garanzia di vita.

È lo Sciamano a far parlare al tamburo la lingua degli dèi celesti come di quelli sotterranei e, al contempo, è Lui il prescelto per dialogare con Loro, perché ne conosce il ritmo-simbolo essenziale, mentre il Cacciatore, esecutore delle disposizioni ricevute, con la sua attività permette la circolazione delle anime nel cosmo rigenerandole continuamente in nuovi corpi, perché ogni morte da lui causata è ritualmente indirizzata alla generazione di nuovi individui, in una concatenazione di eventi che, seppur non meccanicamente reiterati, si mostra come perpetuamente circolare ed è quindi suggello della comunione instaurata, illo tempore, fra macrocosmo e microcosmo.

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