LETTERA DA TERADOMARI
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Descrizione
Condannato all’esilio sull’isola di Sado, il Daishonin fu costretto ad attendere presso Teradomari le condizioni adatte a compiere la traversata.
Pur sapendo di doversi attendere ostilità e disagi ancora maggiori, Nichiren non indietreggiò nella sua lotta per proclamare la verità del supremo insegnamento del Sutra del Loto.
Come sottolinea Ikeda, la persecuzione attuata dal governo militare non riuscì a privare il Daishonin del suo cuore di leone ed egli manifestò una condizione vitale assolutamente libera. Nichiren definisce se stesso come il bodhisattva Mai Sprezzante che fu schernito e maledetto dalle persone della sua epoca ma che rinacque come il Budda Shakyamuni.
Allo stesso modo chi pone la stessa causa non mancherà di conseguire la Buddità.
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