LOUIS CLAUDE DE SAINT MARTIN – il filosofo sconosciuto
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Descrizione
- La sua vita e la sostanza della sua Dottrina Trascendentale
Louis Claude de Saint-Martin nacque in Francia, ad Amboise, nel 1743 e morì in una località nei pressi di Parigi nel 1803. Noto con l’appellativo di “Filosofo Incognito” (ma anche “Filosofo Sconosciuto”) visse ai tempi dell’Encyclopédie di Diderot e d’Alambert, dunque in piena epoca dei lumi e dei monumenti alla Dea Ragione, ma si occupò di tutt’altro: di spiritualità, di esoterismo e della realizzazione dell’Uomo e dell’Umanità.
Nel suo cammino (che può essere definito ‘mistico’ in senso cristiano) incontrò grandi pensatori ed esoteristi (Martines de Pasqually, Bachon de la Chavallerie, Du Roy d’Hauterive, De Lusignan, Jean Baptiste Willermotz ed altri ) che lo influenzarono e che lui influenzò. L’incontro più importante per la sua formazione e per la costruzione del suo sistema teologico non fu però con una persona, bensì con le opere di un pensatore del secolo precedente, Jacob Bohme, che ebbe modo di conoscere, già maturo, nel 1788: lo definirà come «la più grande luce umana mai apparsa»
Il ‘Filosofo Incognito’ aveva “un messaggio di permanente importanza per la razza umana”: questo ci dice Waite, che allo studio di questo messaggio, (attraverso i diversi scritti e i diversi momenti della vita di Saint Martin) impegna lunghi anni. Scrive infine questo testo che, peraltro, contiene molto anche dell’autore stesso, a sua volta importante mistico ed esoterista. Un libro che (così si augura nella sua prefazione il Sovrano Gran Maestro dell’Ordine Martinista) “per qualcuno, o per tutti, leggendolo, potrebbe accendersi una nuova piccola luce che rischiarerebbe utilmente il personale cammino”
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