ISAAC NEWTON – SCIENZIATO E ALCHIMISTA – iI doppio volto del genio
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Descrizione
Isaac Newton fu indubbiamente il vero e grande fondatore della scienza moderna. I suoi successi in fisica, matematica e cosmologia rappresentano ancora oggi un punto di riferimento obbligato per qualunque studioso. La sua figura si staglia all’inizio dell’era moderna come un gigante intellettuale di cui non riusciamo ad afferrare le infinite profondità.
Non lo comprenderemo mai, se pure è possibile se non lo affrontiamo con lo stesso entusiasmo meravigliato di John Maynard Keynes, quando scrisse: «Newton non fu il primo dell’età della ragione. Egli fu l’ultimo dei maghi, l’ultimo dei Babilonesi e dei Sumeri… l’ultimo bambino prodigio cui i Magi potevano rendere un omaggio discreto e meritato». Betty Jo Teeter Dobbs ci presenta il secondo volto di questo Giano misterioso, quello più oscuro ed esoterico, inaspettato, e tuttavia forse più importante e risolutivo.
Il suo saggio analitico, dettagliato, frutto di uno studio evidentemente appassionato durato più di un quarto di secolo, ci permette di penetrare nella vita reale e segreta di un genio che cercò per tutta la vita le manifestazioni del divino e del sacro dell’universo. Scopriremo con lei, sconcertati come lei, un Newton alchimista, profeta, teologo, filosofo, e potremo almeno intuire quale fu l’effettiva spinta interiore che lo costrinse, con sofferenza, in solitudine, a perseguire la ricerca della Verità.
Fu anche e soprattutto la ricerca dello spirito più segreto dell’Alchimia, che Newton riconobbe, ultimo in Occidente, nel suo incontaminato valore di Arte Sacra. I suoi manoscritti alchemici – alcuni tra i più signicativi sono presentati in appendice – testimoniano che anche in questo l’uomo fu un isolato e insuperabile ingegno, che meritò forse più di altri il titolo di Adepto, nel senso più ampio della parola. Questo libro, infine, potrà essere anche occasione per riflessioni feconde, in un confronto onesto e sereno con i nostri contemporanei, suoi pallidi eredi, malinconici tecnologi di un mondo che ha imparato ad accontentarsi.
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