Jorg Lanz Von Liebensfeld
Nato da una famiglia aristocratica sia pure decaduta, Adolf Lanz von Liebenfels (Penzing, 19 luglio 1874 – Vienna, 22 aprile 1954), si interessa fin da giovane ai riti esoterici legati alla cultura indiana e ad altre religioni orientali, tanto da discostarsi sempre più dalla religione cristiana. Assunti nel 1897 i voti monacali presso l’abbazia cistercense di Heiligenkreuz, si dedica non solo alla severa esegesi biblica, ma anche all’apprendimento di un sapere razzialista direttamente appreso dal suo istitutore conventuale, l’erudito Nidvard Schlògl, biblista e orientalista allora di fama. Lasciate entro pochi anni la tonaca e l’abbazia, Lanz rientra in Austria e dal 1900 entra in contatto con ambienti del pangermanesimo, come quelli legati a Guido von List, Theodor Fritsch e Ludwig Woltmann. Riesce ad entrare in possesso del castello di Werfenstein, sul Danubio, facendone la sede dell’Ordine del Nuovo Tempio, da lui fondato assieme alla rivista Ostara, con la quale si veicola l’ideologia ariosofica in un misto di teosofia, cristianesimo ariano e pangermanesimo razzista. Fondate fonti storiche testimoniano che il periodico viene letto dal giovane Hitler e che molto probabilmente i due, entrambi a Vienna e a Monaco in anni vicini, hanno avuto modo di conoscersi. Lanz si ritira a vita privata solo nel 1946, affidando la guida della confraternita e della sua dottrina al figlio quarantatreenne Fritz. Muore a Vienna ricordato solo dai suoi seguaci, ma l’Ostara continua ancor oggi la sua predicazione a Linz grazie al nipote Johannes e al pronipote Sebastian.
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