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Brian Weiss

Brian Weiss è uno psichiatra americano. Ha studiato alla Columbia University per poi laurearsi alla Yale University School of Medicine. In seguito a diverse sedute d’ipnosi regressiva perpetrate a “Catherine”, una sua paziente, incominciò a interessarsi al fenomeno della reincarnazione. In queste sedute, la paziente gli raccontava dettagli della vita di donne decedute da tempo che solo le dirette interessate e la famiglia conoscevano. Tali informazioni furono poi controllate dal professor Weiss, il quale ne decretò l’assoluta veridicità.
In seguito, la donna iniziò a canalizzare un messaggio da un luogo che definì “lo spazio tra le vite”, che conteneva importanti rivelazioni sulla famiglia del dottor Weiss e di suo figlio, scomparso alcuni anni prima.

Utilizzando una terapia che abbracciava l’incarnazione senza alcuno scetticismo, Weiss fu in grado di curare Catherine, circostanza che segnò una svolta importante della sua vita e di quella di altri 4000 pazienti, che grazie alla stessa tecnica risolsero i loro problemi psicologici. Quest’esperienza convinse Weiss a divulgare gli insegnamenti che aveva appreso nel libro “Lo Specchio del tempo”, che gli valse la notorietà e che gli consentì di creare la trasmissione televisiva “Super Soul Sunday”, vincitrice di un Emmy.
Da allora il Dottor Weiss continua a condurre terapie, seminari nazionali e internazionali, workshop esperienziali e programmi di formazione per professionisti. Inoltre egli è autore di diversi libri che riguardano la reincarnazione, l’ipnosi regressiva, la meditazione guidata ecc.

La regressione a vite precedenti è la tecnica che egli utilizza più di tutte le altre, tra quelle che fanno parte della psicoanalisi, soprattutto perché è un forte sostenitore della teoria secondo cui le esperienze di vite passate possono ripercuotersi sulla psiche delle persone, creando in esse fobie e disturbi di ogni genere. Anche solo ricordando le proprie esistenze passate, e creando di conseguenza una connessione spirituale con la memoria precedente, si riescono a rivedere e rivivere momenti importanti e a beneficiare, attraverso il ricordo, di un senso liberatorio, dando il via al percorso di guarigione della propria anima.
Le teorie e le tecniche del professor Weiss sono molto in voga negli Stati Uniti, tant’è che da tempo egli è ospite fisso della trasmissione televisiva The Oprah Winfrey Show.

Dalle sue interviste e dai suoi libri, sempre più richiesti, emerge questo continuo bisogno di ricollegarsi con le vite passate. È proprio per questo che il professor Weiss afferma, come molti altri suoi colleghi, che siano i figli a scegliere i genitori, anche quando si tratta di genitori adottivi, poiché si viene sempre guidati da un legame interiore, molto profondo.
Ogni cosa viene fatta per motivi che, solo apparentemente, sembrano non avere molto senso, ma nella realtà esiste qualcosa che unisce in maniera trascendentale una determinata azione o una scelta, a ciò che la nostra anima re-incarna e rappresenta.
Non è impossibile, anzi è abbastanza diffusa la situazione in cui ci si trova a conoscere persone con le quali, sin da subito, si avverte un forte legame. A volte nascono addirittura delle relazioni stabili e durature, in virtù di esperienze vissute in esistenze passate con quelle stesse “anime”. Esse vengono definite “anime gemelle” poiché, durante le loro esistenze, riescono sempre a trovare un modo per incontrarsi, dato il forte amore che le ha unite la prima volta.
Si può trattare di innamorati, genitori e figli, fratelli e così via. In passato quelle anime si sono già appartenute, anche se si trovavano in corpi diversi da quelli che attualmente le “ospitano”.

Questa teoria, più volte confermata da persone che hanno vissuto l’esperienza del ritrovo della propria anima gemella, in qualche modo dovrebbe dare maggiore serenità a chi è spaventato dall’idea di morire. Per chi riconosce la potenza della reincarnazione, le anime non muoiono mai e potrebbero ancora ritrovarsi durante le nuove esistenze che sono chiamate a vivere.
È per questo che bisogna considerare gli altri non solo come persone, ma principalmente come anime.