SCIAMANESIMO E RIGENERAZIONE
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Descrizione
Lo sciamanesimo è un’ideologia diffusa in tutto il mondo, un archetipo collettivo, impresso nel nostro DNA. Nella nostra epoca sta purtroppo scomparendo, ma ciononostante, i seguaci di tali “religioni” sono circa 12 milioni. Nato nella notte dei tempi, è una pratica che mira a raggiungere l’essenza di tutte le cose, di là dalla superficiale razionalità.
Lo sciamano strappa il velo di Maya dell’illusione per conoscere la verità eterna ed universale. Può essere considerato un particolare profeta-sacerdote, dotato di facoltà extrasensoriali e prodigiose. Per lo sciamano “tutto è sacro, interconnesso e interdipendente, tutte le creature sono parte di una grande rete della vita che mantiene le cose in armonia”.
Gli sciamani, oggi, possono essere indifferentemente sia uomini sia donne, ma agli albori del tempo, quando le culture matriarcali insegnavano l’equilibrio perfetto tra il fisico, la mente e lo spirito, si può ipotizzare che la maggior parte di loro fosse di sesso femminile. La donna, infatti, è sempre stata la portatrice della Conoscenza Iniziatica.
Le culture totemiche considerano gli Animali esseri favolosi e leggendari, custodi di un’immensa conoscenza intuitiva. Essi sono incarnazioni di antenati umani o di Dèi difensori, parlano una lingua segreta, comprensibile soltanto ai Maestri della trance.
Nell’Anello del Nibelungo, Wagner manifesta principalmente la sua ideologia sciamanica. Era del resto inevitabile che, proprio in questo dramma musicale, le azioni magiche divenissero la struttura portante dell’arte wagneriana. Se, come afferma Joseph Campbell, lo sciamanesimo è l’origine di tutte le religioni della Terra, Der Ring des Nibelungen appare come l’opera cardine dell’intera civiltà occidentale.
I suoi aspetti mitologici, che travalicano ogni coordinata storicistica, affondano le proprie radici nell’origine del Cosmo, della Terra e dell’uomo. Inoltre, era necessario per Wagner riconquistare l’unità perduta delle arti, quando musica, scena, danza, canto e parola costituivano un tutt’uno.
Come ebbe ad osservare Oswald Spengler nel famoso libro Il tramonto dell’Occidente, la nostra fine è vicina, poiché abbiamo diviso l’uomo dall’uomo e dall’animale, l’uomo dall’universo e dalla natura e le varie arti tra loro in infiniti frammenti impazziti che non hanno più alcun senso.
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