EGITTO / BASTET resina

Descrizione

• provenienza Cina
• materiale resina colore rame
• formato cm. 10x17x8
• peso gr. 510 ca.

Manifestazione terrena di Bastet, la Signora dell’Amore

Bast Dea eponima di Bubastis, nel Delta egiziano. È raffigurata con corpo di donna e testa di gatta, con l'”egida” nella sinistra e il sistro nella destra. Spesso le pende dal braccio un paniere di giunchi. L’abito di cui essa è ricoperta è ricamato, e sembra, in questo, rispecchiare un uso straniero o arcaico,in quanto gli Egiziani vestono di semplici abiti di lino. Alcune immagini antiche della dea (XII dinastia) sembrano attribuirle una testa leonina: e frequente è la confusione con Sakhmis che è appunto leontocefala.

Elemento comunque di distinzione fra le due divinità è il fatto che B. non ha la parrucca.

Alcune rare figurazioni di bassa epoca mostrano Bast non solo con testa di gatto, ma anche con zampe e coda. Nel caso in cui sia raffigurata seduta in trono è frequente, sul fianco di questo, l’immagine di un serpente (Nehebkau) che appare anche connesso con Salhimis. Si tratta certo di una allusione al carattere solare delle due divinità che accompagnano e proteggono Rē῾ dal serpente in origine a lui ostile. Con Bast sono connesse le numerosissime figure di gatti che provengono dall’Egitto. Il tempio principale della dea era a Bubastis.
Quando questa città alla XXII dinastia fu capitale dell’Egitto, Bast fu dea dinastica. Ma restò popolarissima anche in seguito, come è testimoniato dai numerosi bronzetti di epoca saita che la raffigurano.