VAJRA DOPPIA / b
29,50€
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Descrizione
- provenienza Tibet
- materiale bronzo
- formato cm. 11x11x4
- peso gr. 228 ca.
VAJRA o in tibetano DORJE, è un piccolo scettro con alle estremità tre, quattro, cinque, otto o nove rebbi che si uniscono verso il centro.
Viene anche tradotto vajra come diamante-folgore in quanto qualità principali dell’illuminazione, cioè l’indistruttibilità e la purezza del diamante e l’istantaneità della folgore. Nelliconografia tantrica tutte le entità nel cui nome compare il prefisso vajra- vengono rappresentate con un vajra in mano (o tra i capelli come nel caso di Yamantaka).
Vajra è un termine Sanscrito che significa sia fulmine sia diamante oltre che un oggetto simbolico che lo rappresenta nell’Induismo e nel Buddhismo tibetano, soprattutto nei rituali tantrici.
Nella mitologia induista il vajra, che rappresenta il fenomeno naturale del fulmine, viene impugnato come arma da Indra, Re degli dei, in modo del tutto simile a Zeus, il Padre degli dei nella mitologia greca. Il vajra rappresenta l’indistruttibilità, e in quanto l’arma più potente, ha la qualità di non poter essere usato in modo inappropriato e ha la proprietà di tornare sempre a chi lo impugna.
Si narra che il vajra sia stato fatto con le ossa dell’asceta Dadhichi per uccidere Vritra. Questi era sotto la protezione di Siva il quale gli aveva promesso che non sarebbe stato ucciso né da armi metalliche né da non metalliche, né prodotte dall’uomo né dagli dei. Il vajra, quindi, trascende tutte queste categorie simboleggiando la natura stessa della realtà.
Da questa simbologia, il vajra come simbolo della natura del reale, la trasformazione e l’uso nel Buddhismo diventa chiara con l’identificazione di quella natura con il concetto di Vuoto (Sanscrito: sunyata). Il vuoto, la natura stessa dell’illuminazione, è come un fulmine e indistruttibile come il diamante. Questo concetto viene ad assumere un carattere così centrale nella speculazione buddhista da dare il nome alla terza grande trasformazione del buddhismo con il Vajrayana cioè Veicolo di Diamante dopo lo Hinayana e il Mahayana.