quaderno ANIMALI GUIDA – PAVONE
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Descrizione
- Quaderno con pagine bianche a righe
PAVONE
Originario dell’India, il Pavone fu accolto dal mondo antico come un prodigio. La stravaganza della natura ha reso quest’uccello quasi una creatura più mitica che reale. Come la Fenice, è un uccello solare. L’ampia coda scintillante che apre a ruota nel corteggiamento è l’emblema della luce del Sole che emerge dall’oscurità come un ventaglio. I molteplici occhi ci cui è dotata fanno sottintendere una vista eccezionale, come il Dio che tutto vede. I colori iridescenti della sua coda sono simbolo della sintesi tra cielo e terra, della totalità, dello spiegamento cosmico dello Spirito.
Nell’antichità il Pavone era simbolo di rinascita; l’arte paleocristiana adottò la sua immagine come simbolo di resurrezione e di buon auspicio. Nelle corti bizantine e romane divenne il simbolo dell’Imperatrice, come l’Aquila lo era dell’Imperatore. Presso gli antichi Greci il Pavone apparteneva a Era, la regina dell’Olimpo. In Cina la regina dell’Occidente era talvolta raffigurata con un Pavone al suo fianco, simbolo di eternità e del Paradiso. Il Pavone è dunque simbolo di immortalità, che si esprime con la muta annuale del piumaggio.
Il suo tipico verso lamentoso è stato interpretato come indice di forze ambigue e tanto più magiche. Si dice abbia un’antica conoscenza della magia e possa plasmare l’energia per creare qualsiasi cosa. Il Pavone è ostile ai serpenti, infatti riesce a uccidere i piccoli di cobra; si narra che possa ingerirne il veleno senza risentirne. Per questo motivo al Pavone sono attribuite le capacità di trasformare in benefico medicinale il veleno del serpente e di tramutarne l’astuzia; queste qualità hanno sede rispettivamente nella gola blu e nella saggezza della coda.
In India il suo canto preannuncia il monsone, l’arrivo della pioggia (quindi la rinascita della natura), ma anche il periodo dell’accoppiamento e la crescita rigogliosa delle piantagioni dopo il periodo segnato dal veleno ardente della siccità.
Sebbene abbia una bella forma che lo rende vittima dei moralizzatori, in realtà il Pavone non è attaccato ad essa, è consapevole che il corpo viene indossato, come si può indossare una maschera. In tal senso aiuta a vivere il nostro corpo con maggiore senso di libertà e di gioco. Sa che la Bellezza eterna risiede nell’essenza. Il suo incedere guardingo, più che espressione di narcisismo è un modo per equilibrarsi sotto il peso della sua grande coda. La sua grande maestà può apparire pomposa, questo dipende dalla prospettiva dalla quale lo si guarda. Se lo si vive con invidia, allora il Pavone manifesterà l’invidia e l’orgoglio.
È l’Animale Guida della bellezza senza tempo; è la fusione del passato, del presente e del futuro in un solo punto. Dona la capacità di trasformare in beneficio ciò che viene percepito come velenoso e dannoso, in positiva qualsiasi situazione negativa.
Trasmette la fiducia primordiale della rinascita dopo la morte e promuove il risveglio interiore. Ci mette in relazione alla grandiosa capacità di manifestare noi stessi senza sentirci falsamente orgogliosi. Aiuta ad accettare e a vivere con generosità i doni personali. Seguire il pavone ci permette di raggiungere la nostra essenza nella sua immortale bellezza.
Magia, bellezza senza tempo e immortalità.
Il pavone, animale della bellezza eterna su tutti i piani, ha un’antica conoscenza della magia e può plasmare l’energia per creare qualsiasi cosa.
L’occhio onniveggente delle sue mirabili piume richiama una grande fortuna e un grande potere personale. Sebbene abbia una bella forma, non è attaccato a essa, è consapevole dell’eterno ciclo della vita. Per questo trasmette la fiducia primordiale e promuove il risveglio interiore. Il pavone ti fa vedere l’intrinseca bellezza del tuo essere.
Segui il pavone e raggiungi la tua essenza nella sua immortale bellezza.
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