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p N. 46 – AGOSTO 2012 / OGGETTI FUORI TEMPO – tracce da un passato dimenticato

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Descrizione

Anche quest’anno approfittiamo del mese di agosto per proporre un numero monografico costituito dalla ristampa di articoli esclusivi accanto ad articoli in anteprima. La tematica, gli OOPARTs – gli “oggetti fuori posto”, che non dovrebbero esistere eppure esistono, a riprova che le nostre origini, la nostra vera storia devono essere ancora comprese appieno – viene raramente trattata su X Times se non, naturalmente, in chiave paleoastronautica. Tuttavia, i ritrovamenti archeologici costituiscono spesso la base di questa disciplina e da lì abbiamo scelto di ripartire, in prospettiva dell’anno che ci aspetta, una volta tornati dalle ferie, in cui la disputa sulle origini dell’umanità potrebbe riaccendersi con maggior vigore, forse anche grazie all’uscita nelle sale di “Prometheus”, di cui non mancheranno gli approfondimenti su queste pagine. Nel frattempo, credo valga la pena di commentare il sondaggio effettuato dal National Geographic Channel secondo cui un terzo degli americani crederebbe agli UFO. Il 79% degli intervistati sarebbe convinto che il Governo USA tenga nascoste le informazioni a riguardo, e il 55% crederebbe anche all’esistenza di Men in Black che portino avanti quest’opera di copertura e intimidazione dei testimoni. Evidentemente, il cover-up o non ha funzionato, oppure ha funzionato meglio l’opera di lenta sensibilizzazioni voluta da una parte dell’intelligence, attraverso whistleblower, film, telefilm e quant’altro. La curiosità umana vince sull’opera di ridicolizzazione promossa comunque dalla CIA e non solo, per tenere le cose sotto controllo? Forse, speriamo. Intanto, sempre negli Stati Uniti è appena uscito un libro, “The Criptos Conundrum”, scritto da Chase Brandon, un ex agente della CIA che, dichiaratamente, in chiave romanzesca parla di cose scottanti quali il crash di Roswell, rivelando le sue verità, con il permesso dell’Agency. Anche di questo non faremo mancare adeguati approfondimenti, sui prossimi numeri. Trovate tutto nella rubrica Reports dal Mondo: alcune chicche con cui speriamo di solleticare la vostra curiosità. Il gioco di specchi sulla realtà extraterrestre continua ed è emblematico che ancora oggi agenti dei servizi segreti, ricercatori, testimoni, tornino a parlare di quanto accaduto a Roswell, nel 1947. Possiamo analizzare tutti i filmati e tutti le foto che vogliamo, smascherare o convalidare centinaia di casi di incontri ravvicinati, ma il crash di Roswell continuerà a ossessionare buona parte di noi finché non verrà posta la parola fine, se mai sarà possibile. Se un giorno dovesse accadere un contatto aperto con una civiltà aliena, una delle possibili domande che davvero non ci dovremmo far mancare, pena il proseguimento di questa ossessione, è: ma voi sapete cosa accadde a Roswell? Temo che fino a quel momento continueremo a domandarcelo, nonostante vi sia chi ha trovato ormai le sue certezze, su questa e su molte altre cose.

Lavinia Pallotta