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LA REINCARNAZIONE NEL MONDO ANTICO E NEL MONDO MODERNO (2 libri)

58,00

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Descrizione

L’opera, di grande portata, è la più ampia e completa esistente sull’argomento.

Divisa in due volumi, si dedica nel primo all’esame del mondo antico, in cui tratta la storia della reincarnazione nelle varie epoche e presso i diversi popoli e religioni.

Nel secondo volume viene trattato il mondo moderno, dal XVII al XX secolo. Nei vari capitoli il testo cita abbondantemente autori, opere, personaggi e fatti storici a sostegno delle tesi che l’Autore illustra con ineguagliabile maestria.
La nozione di reincarnazione – antica come il mondo – è così utile per la condotta della vita, così ricca di insegnamenti, che stupisce il vederla ancora combattuta da alcui con tanta asprezza.

Tuttavia, una volta ammessa la reincarnazione, e soprattutto dopo averla giustamente compresa, l’esistenza, con le sue vicissitudini di fortune e disgrazie, di prove e di gioie, si illumina di una luce nuova; invece di ribellarci contro le prove della vita che sembrano ingiustificate, contro le diseguaglianze sociali che urtano a prima vista, si comprende che il mondo è retto da leggi sagge e giuste, eguali per tutti.
In effetti, se si ammette, per l’anima, una sola incarnazione, non si può non vedere una tremenda ingiustizia per le anime condannate ad un’unica esistenza, partendo da condizioni iniziali così diverse: beni materiali e abbondanza di tutto da una parte, indigenza e necessità dall’altra. E lo stesso per salute e malattia, intelligenza e ottusità intellettuale, gioie e dolori, fortuna e sfortuna.
Questa ineguaglianza di doti naturali, sia materiali che spirituali, al momento della nascita, sarebbe grave ingiustizia se l’incarnazione dovesse essere unica, e non si potrebbe affermare che questo mondo è stato creato da un Dio giusto e buono.

Solo la legge di Reincarnazione è in grado di spiegare tutto questo, eliminando ogni dubbio di arbitrarietà e di inguistizia da parte di Dio. Il concetto che l’anima, nel corso delle sue molteplici incarnazioni, raccolga i frutti dei suoi atti anteriori e apprenda per gradi la lezione terrestre, ossia la relatività, la transitorietà e l’illusione di tutti i piaceri materiali e sensuali, appare logico e persuasivo.
Solo le incarnazioni successive permettono all’anima e all’individuo di prendere conoscenza della propria vera essenza e di liberarsi dei propri “debiti”, ossia degli errori commessi violando le leggi divine fisiche, psichiche e spirituali.

E qui al concetto di reincarnazione si collega e si integra quello orientale del karma, la grande legge dell’equilibrio e dell’armonia; essa afferma che è la somma dei meriti e dei demeriti a determinare la condizione dell’essere nelle vite successive. Inoltre, l’eternità delle pene (inferno) e delle gioie (paradiso) dopo un solo passaggio sulla terra costituisce, per ogni uomo dotato di un po’ di riflessione, una altrettanto grave ingiustizia.
Che cosa rappresentano, infatti, di fronte all’eternità, i pochi anni di una breve vita terrestre? La reincarnazione elimina questo apparente arbitrio di Dio e spiega il motivo delle diseguaglianze umane, giustificandole logicamente e razionalmente.

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