DI PASSAGGIO A TARIFA

Descrizione

Tarifa, come suggerisce il titolo di questa raccolta di racconti, è un luogo di passaggio per migliaia di persone che ogni anno cercano di raggiungere l’Europa per avere un futuro. Un punto, un semplice punto lungo il percorso che li porterà a Madrid, a Parigi, a Torino, a Colonia.
È un confine spietato, Tarifa, dove geografia e storia parlano lingue diverse. Le coste del Marocco e della Spagna si fronteggiano a una distanza di soli quattordici chilometri, e nelle giornate di levante, quando l’aria è tersa, la lingua di mare che le separa pare richiedere la fatica di poche bracciate e le due rive appaiono come i due estremi di un unico grande golfo.

Eppure la vicinanza è solo illusoria, e le differenze tra i due paesi e i due continenti sono fortemente marcate dal 36° parallelo, frontiera invisibile tra il nord e il sud del mondo che passa con fredda precisione nello Stretto di Gibilterra.
Infine, Tarifa è un luogo dove a qualcuno capita di nascere o di andare a vivere. Un luogo come tanti altri, ma con una tragedia costante sulla porta di casa che viene a ricordarti che a pochi metri da te si muore ogni giorno. Dove essere indifferenti è una scelta colpevole e dove, allora, molti scelgono di resistere e di opporsi a una visione del mondo in bianco e nero.

I racconti di Nieves García Benito mostrano tutti i “luoghi” di Tarifa. L’arrivo, il passaggio, l’ingresso, il confine e il fronte. Hanno il pregio di parlare dell’immigrazione clandestina senza mai che essa sia l’unica protagonista; anzi l’immigrazione è un leitmotiv, uno sfondo costante sul quale si susseguono storie quotidiane di giornalisti mancati, vecchi pescatori, professori innamorati e donne coraggiose. Storie impregnate di realismo ma tutt’altro che scontate, dove non mancano colpi di scena che spiazzano il lettore sensibile. E dove l’esperienza biografica dell’autrice si fonde con l’immaginazione nella creazione di una comunità virtuale unita dallo stesso identico destino, essere di passaggio a Tarifa.