LE PROPRIETÀ ANTITUMORALI DEL FUNGO CHAGA
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Descrizione
Le evidenze scientifiche dei ricercatori sovietici
Tra le iniziative governative intraprese dall’Unione Sovietica all’indomani della Seconda Guerra Mondiale incuriosisce una ricerca medico-scientifica singolare, affrontata da un’equipe multispecialistica e finalizzata a indagare le proprietà di un fungo lignicolo considerato miracoloso dalla medicina popolare, il chaga.
È estremamente significativo che negli anni del dopoguerra lo stato sovietico, parallelamente agli ingenti investimenti stanziati a supportare la ricerca bellica e cosmico-spaziale, decidesse di mobilitare cospicue risorse materiali e umane anche sul fronte di questo tipo di indagine e ciò lascia supporre che evidentemente il fine era di primaria importanza per il futuro del paese.
Fatto è che i risultati della sperimentazione preclinica multilaterale in vitro e in vivo su modelli animali e della successiva ricerca clinica su malati di cancro al IV stadio, avviata per ordine del Ministero della Salute dell’URSS, portarono all’autorizzazione, nel 1955, della produzione del primo farmaco oncologico a base di chaga, l’estratto BIN-chaga, poi denominato Befungin, nome con cui è ancora oggi largamente venduto nelle farmacie della Federazione Russa.
Del chaga, del medico che per primo ne indagò l’effetto antitumorale, della storia della ricerca scientifica che fiorì 60 anni fa in URSS e produsse la prima monografia al mondo dedicata alla micoterapia, dello stato attuale degli studi, della diffusione del prodotto nelle sue forme farmaceutiche si tratta in questo libro, con l’intento di divulgare informazioni documentate e presentare il fungo della betulla sullo sfondo dei dati oggettivi evidenziati dagli scienziati che da sette decenni l’hanno reso oggetto del loro studio e candidato a svolgere il ruolo di importante presidio di prevenzione e trattamento di malattie croniche e oncologiche.
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