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L’INDIVIDUO E IL DIVENIRE DEL MONDO

17,50

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Descrizione

Anche se solitamente se ne parla come di un libro, L’individuo e il divenire del mondo è in realtà una piccola brossure di appena 40 pagine pubblicata all’inizio del 1926. Piccola, ma densissima di significato.

Evidentemente era considerata da Evola di grande importanza. Nell’opuscolo sono riunite, come recita il sottotitolo, “due conferenze” del 1925 per la Lega Teosofica Italiana.

In pratica si tratta di una sintesi delle tesi espresse in Teoria e fenomenologia dell’Individuo assoluto in termini certamente più semplici e comprensibili di quelli, assai tecnico-accademici, utilizzati per il libro, ma anche dell’approccio, diciamo così “filosofico” alle dottrine tantriche esposto ne L’uomo come potenza pubblicato in quello stesso periodo.

L’Appendice di Luca Siniscalco ricostruisce l’ambiente in cui il giovane filosofo operò e, per la prima volta, basandosi sulle notizie pubblicate nei notiziari di Ultra, anche la progressione, l’argomento con vari dettagli e lo svolgersi di queste conferenze.

Inoltre, un ampio e approfondito saggio introduttivo del professor Romano Gasparotti individua in quelle due conferenze riunite in una sola brochure le idee fondative di quanto Julius Evola avrebbe poi sviluppato altrove.

Visto l’esiguo numero di pagine della piccola opera evoliana sono stati aggiunti anche altri testi poco o nulla conosciuti che fanno comprendere meglio gli interessi del giovane scrittore in quel periodo, gli intenti che si proponeva collaborando a testate fra loro diverse (occulte, esoteriche, filosofiche), insomma il suo progetto culturale dell’epoca.

Gli scritti sono più o meno collegati, per tempi e argomenti, a quelle due conferenze, hanno anche lo scopo di promuovere i libri che in quegli anni uscivano o stavano uscendo, come L’uomo come potenza e Teoria e fenomenologia dell’Individuo assoluto, inoltre sono presenti articoli pubblicati su Ultra, Logos e Atanòr (divenuta poi Ignis) delle cui redazioni Evola faceva ufficialmente parte.

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