IL CRISTIANESIMO CELTICO
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Descrizione
- e le sue sopravvivenze popolari
Come fu possibile la cristianizzazione dei Celti?
Cos’è stato dell’antica religione druidica?
Perché l’Irlanda, mai romanizzata, accettò di buon grado la nuova religione?
La morte e la resurrezione del Cristo, afferma Jean Markale, non fecero che confermare la ricerca pagana dell’Altro Mondo, e il druidismo accettò quello che a quell’epoca era solo il messaggio evangelico.
Grazie a una vera e propria fusione, soprattutto nella Bretagna armoricana, nell’Isola di Bretagna e in Irlanda, scaturì il cristianesimo celtico, con le sue diocesi abbaziali, il suo monachesimo, i suoi santi eroici, il pelagianesimo, i vescovi itineranti, i pellegrinaggi pro amore Dei, l’integrazione delle donne nel culto, il digiuno contro Dio…
Oltre a tanti altri elementi, la pratica della confessione e la concezione del Purgatorio provengono dai Celti: nell’Alto Medioevo l’Irlanda non fu forse il fermento spirituale necessario alla nuova cristianizzazione del continente?
Combattuto dalla Chiesa romana per le sue tendenze libertarie, il cristianesimo celtico conoscerà diverse forme di evoluzione che segneranno profondamente il mondo cristiano nel suo complesso.
Ai nostri giorni, nelle campagne, soprattutto nella Bretagna armoricana, Jean Markale ha scoperto le sopravvivenze popolari di questo cristianesimo, sia nel calendario sia nel culto dei santi e nei santuari.
Questo testo è il frutto di un’attenta ricerca sul campo e di un’analisi minuziosa delle fonti storiche e letterarie, nonchè uno dei principali testi di riferimento sul cristianesimo celtico, citato in numerosi studi sull’argomento.
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