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AGATA DI FUOCO

2,50

5 disponibili

Descrizione

Classe mineralogica: ossidi, gruppo dei quarzi
Sistema cristallino: trigonale
Durezza (Mohs): 6,5 – 7
Colore: rosso tinto artificialmente
Provenienza:

peso dai 10 ai 15 gr circa caduna

N.B. le pietre variano in continuazione di peso e colore

L’agata è un quarzo che si caratterizza per le sue strisce di diversi colori. Si forma in ambienti idrotermali, in rocce vulcaniche povere di acido silicico. Durante il raffreddamento della lava con la presenza di bolle d’aria questo acido caldo si raggruppa nelle cavità formando poi piccoli cristalli che si depositano col tempo a strati lungo le pareti, determinandone così la sua colorazione a strisce. Se questi cristalli riempiranno completamente la cavità si parlerà di mandorla d’agata, se invece rimane in parte vuota di geode d’agata.

L’agata è una varietà di calcedonio con striature parallele, le diverse tonalità di colorazione sono sostanzialmente dovute dalla presenza, in percentuali diverse, di impurità di vario genere. I colori vanno dal bianco, giallo, grigio, azzurro, verde, rosso, bruno, nero con striature: è una pietra molto resistente, teme solo gli urti violenti che possono romperla.

I principali giacimenti si trovano in Germania, Uruguay, Brasile, Canada, ma alcune pietre sono state trovate anche in Islanda, Russia, Cina, India..

Antiche storie e leggende
Il nome agata proviene dal greco “achates”, antico nome del fiume siciliano Dirillo sulle cui rive si trovava in abbondanza nei tempi antichi.
L’agata rivestiva presso i popolo antichi, tra cui gli Indiani, i Nepalesi e i Tibetani, un ruolo di pietra protettiva e di portafortuna, non solo per la persona ma anche per gli ambienti. Le pietre con al centro un cerchio bianco, erano utilizzate come amuleto, il cerchio bianco è considerato infatti simile all’occhio vigile di uno sguardo protettore. Inoltre si pensava che l’agata fosse una manifestazione del soprannaturale e la consideravano una pietra sacra, in grado di infondere forza e coraggio. Plinio sosteneva che rendesse invincibili gli atleti e Alberto Magno attribuiva alla gemma il potere di evitare i pericoli e vincere le contrarietà.
Quando i colori sono troppo vivaci e troppo contrastanti, come il verde, il blu, il giallo e il porpora, l’agata è colorata artificialmente con tecniche che un tempo gli artigiani si tramandavano di padre in figlio.

È una pietra eletta alla semplicità che non promuove l’azione, ma l’introspezione. È quindi la pietra consigliata per coloro che tendono ad agire d’impulso senza riflettere.