René Adolphe Schwaller de Lubicz
René Adolphe Schwaller de Lubicz (Asnières, 30 dicembre 1887 – Grasse, 7 dicembre 1961) è stato un egittologo e esoterista francese. È figlio di un farmacista di origine svizzera tedesca, Joseph Adolphe Schwaller, residente in Alsazia dove Renè trascorre la sua infanzia. Per evitare il servizio militare fugge in Francia e va ad abitare dalla zia ad Asnieres, un sobborgo di Parigi. Qui ottiene documenti francesi che danno Asnieres come suo luogo di nascita e si laurea in ingegneria chimica.Tra il 1908 e il 1911 frequenta lo studio di Matisse ove conosce quella che diventerà poi la sua prima moglie, Marie Marthe Essig, che gli darà un figlio, Guy.
Tra il 1913 e il 1919 frequenta la società teosofica per la quale terrà diverse conferenze. Eredita dall’amico poeta lituano Oscar Venceslas de Lubicz Milosz il diritto di far uso del nome de Lubicz, si sposa con una sua discepola, Isha autrice anche lei di diversi libri pubblicati in Italia per la prima volta dall’Ottava edizione fondata da Franco Battiato. Fonda il 19 luglio del 1920 il gruppo dei Les Veilleurs, i Veglianti, fra le loro molteplici attività i Veilleurs salvano dalla demolizione la casa di Balzac, i veilleurs possiedono inoltre una scuola, un asilo nido, un centro agricolo, un insieme di studi artistici e di laboratori artigianali di ceramica, vetrate artistiche, arazzi e un centro di solidarietà sociale. L’esperienza dei veilleur dura però poco più di un anno. Trasforma la rivista «Le Theosoph» in «L’Affranchi». Successivamente a St. Moritz in Svizzera, dà vita alla “Stazione Scientifica Suhalia”, ispirata al Goetheanum del fondatore dell’antroposofia (Rudolf Steiner). Pubblica nel 1927 Etude sur les Nombres.
Nel 1934 si reca a Palma di Maiorca per studiare i manoscritti di Raimondo Lullo rinomato maestro di Alchimia.
Nel 1939 si porta in Egitto e dà alle stampe: Le Temple dans l’homme (1949); Du Symbole et de la Symbolique (1951); Propos sur Esoterisme et Symbole (1960); Le Roi de la Teocratie Pharaonique (1958); Le miracle egyptien (1963); Les Temples de Karnak e infine Le Temple de l’homme (1957). Scompare nel 1961.
Recentemente è stato pubblicato “Adamo l’uomo rosso” un libro che inizialmente pubblicato in Svizzera nel 1926 era stato poi ritirato dal commercio dallo stesso autore. Nei cenacoli surrealisti l’opera passava di mano in mano ed era molto apprezzata: André Breton la studiava accanitamente e la considerava un contributo fondamentale alla filosofia del surrealismo.
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