LO YOGA È VEGAN
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Descrizione
- Del perché chi pratica yoga dovrebbe essere vegano
La tradizione vedica considera ogni essere vivente come un’anima spirituale individuale e quindi sostiene che Ahimsa, la non violenza, costituisce la più alta forma di religione.
Nei Veda, i testi sacri dell’Induismo, si possono leggere migliaia di inviti a non consumare carne, perché si diventa degni della salvezza quando non si uccide alcun essere vivente. E non solo quando non lo si uccide, ma quando non lo si mangia neppure.
“Chi uccide gli animali”, concludono impietosamente i Veda, “non può provare piacere nel messaggio della verità assoluta”. Secondo i Veda, insomma, l’uomo dovrebbe scorgere lo stesso principio della vita in tutti gli esseri viventi.
Perché uno yogi non può che essere vegano?
Il significato del termine sanscrito Asana, che noi traduciamo con postura, significa letteralmente seduta, cioè connessione alla Terra. B il termine Yoga significa unione.
Ogni Yoga è bhakti, devozione. Quando pratichiamo le asana e simultaneamente respiriamo diveniamo una preghiera in movimento. L’aspirazione di uno yogi è samadhi, cioè l’estasi, la liberazione. Perciò attraverso la preghiera in movimento offerta dalle asana collegate tra loro dal respiro, noi creiamo un’unione di corpo, mente e spirito con la Terra e ciò porta alla nostra liberazione, a samadhi.
Le asana sono dunque uno straordinario strumento, come anche i Mantra, la meditazione, lo studio dei testi sacri e soprattutto la pratica di Ahimsa, il non nuocere.
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